Per isolare acusticamente un appartamento solitamente si interviene su pareti, soffitto e pavimento con l’applicazione di speciali pannelli di isolamento acustico o con la creazione di contropareti/controsoffitti. I pannelli vengono realizzati con materiali fonoassorbenti, ovvero materiali progettati per ridurre le riflessioni delle onde sonore e migliorare la qualità acustica di un ambiente, riducendo anche l’effetto eco.
Per garantire l’isolamento acustico è importante intervenire anche a livello di finestre e porte. Per ridurre la trasmissione del suono attraverso le finestre è possibile utilizzare finestre con vetri speciali a isolamento acustico o installare doppi vetri; per le porte invece è preferibile utilizzare porte pesanti e solide, in legno massiccio o porte con un’anima interna fatta di materiali fonoassorbenti.
In edifici di nuova costruzione, o in case già edificate che lo necessitano, magari approfittando di una ristrutturazione, si può intervenire anche a livello di pavimento. L’intervento di isolamento acustico del pavimento prevede l’inserimento di materassini acustici sotto il pavimento preesistente. Questi, possono essere realizzati in diversi materiali, anche in base al materiale del pavimento che sarà posato. Il materiale più gettonato per questo tipo di operazione solitamente è il sughero sottile supercompresso, che si adatta bene a qualsiasi tipo di pavimento, ma sono spesso utilizzati anche materassini in materiali sintetici come il polietilene espanso.
Tutti questi interventi sono efficaci solo se i materiali isolanti utilizzati sono di buona qualità e la costruzione viene eseguita con le dovute accortezze. Quindi, quali sono i materiali più utilizzati per l’isolamento acustico delle pareti, del pavimento ed in generale dell’appartamento? Tra i materiali fonoassorbenti più utilizzati troviamo le lane minerali, come la lana di Roccia, un materiale fonoassorbente che ostacola la propagazione delle onde sonore grazie all’assorbimento dell’energia cinetica delle onde sonore, in particolare quelle provocate da rumori da impatto, che spesso si propagano anche a distanze elevate e la lana di vetro, un materiale naturale e inorganico che nasce dall’unione della sabbia silicea e del vetro e che viene utilizzata per isolare, sia acusticamente che termicamente che contro l’umidità case e appartamenti. La natura ci offre uno dei migliori materiali fonoassorbenti: il sughero, che oltre ad essere al 100% biodegradabile e riciclabile, presenta una struttura a celle che permette di assorbire e catturare le onde sonore, impedendo la propagazione negli altri ambienti. I costi elevati di questo materiale però consentono di adottarlo solo in alcuni casi.
Decisamente a costi meno elevati, vi sono materiali per l’isolamento acustico di origine sintetica, come il polistirolo, il polistirene e il poliuretano. Questi si presentano nella maggior parte dei casi sotto forma di schiume e offrono una maggiore versatilità di utilizzo per un isolamento acustico completo. Non sotto forma di schiuma ma sotto forma di pannelli si presenta anche il polistirolo, che se utilizzato in pannelli doppi può raggiungere la stessa efficacia del cartongesso e può soddisfare parecchie esigenze a livello di isolamento acustico.
