Ti è mai capitato di notare macchie di muffa, più o meno grandi, sul soffitto o dietro i mobili? La presenza della muffa in una abitazione è un problema fastidioso, ma anche dannoso. La muffa si crea per l’azione di organismi che si moltiplicano con l’umidità. Vediamo allora come isolare le pareti e proteggere la propria casa dalla fastidiosa presenza delle muffe.
L'isolamento delle pareti è fondamentale per mantenere una temperatura interna costante, ridurre i costi energetici e migliorare il comfort abitativo. Ma non solo… Isolare le pareti svolge un ruolo cruciale nella prevenzione della formazione di muffe. Queste infatti prosperano in ambienti umidi e mal ventilati. Per sconfiggere questo fenomeno quindi, è necessario ridurre al minimo il livello di umidità tra le mura domestiche.
Come prima cosa è importante capire quali sono le aree della casa più soggette alla formazione di muffe. Alcune aree infatti sono più inclini alla formazione di muffe, come cantine, bagni, soffitte, pareti esterne esposte all'umidità e spazi con scarsa circolazione dell'aria. Concentrarsi su queste zone durante il processo di isolamento è fondamentale per ottenere risultati efficaci.
Una volta selezionate le aree, è necessario procedere con l’applicazione corretta di sistemi di isolamento. Tra le soluzioni più diffuse troviamo l’installazione del cappotto termico interno antimuffa, ossia uno strato termoisolante, composto da pannelli, che viene applicato direttamente sulle pareti interne e perimetrali della casa. Questi pannelli termoisolanti permettono di contrastare il fenomeno della condensa e di conseguenza aiutano nel miglioramento della salubrità di un ambiente. Il cappotto termico interno garantisce la riduzione delle dispersioni di calore, ottenendo anche un certo risparmio energetico.
Ma quali materiali scegliere per l’installazione di pannelli isolanti? Sul mercato ci sono diversi tipi di materiali isolanti, l’importante è che abbiano caratteristiche adeguate in termini di traspirabilità, porosità e assorbenza. In generale, per l’installazione del cappotto interno antimuffa si tende a preferire l’utilizzo di materiali termoisolanti non sintetici, di origine naturale o minerale, come la lana di roccia, il polistirolo espanso e il sughero. Ciascuno con le proprie caratteristiche. La lana di roccia, ad esempio, offre un'eccellente resistenza termica ed è anche in grado di assorbire le onde sonore, garantendo un buon isolamento acustico; il polistirolo espanso invece è leggero e facile da installare e viene consigliato soprattutto per interventi in zone particolarmente fredde.
A seconda del materiale scelto, il cappotto interno occupa uno spazio differente: in generale lo spessore varia dai 3 ai 12 cm circa. Ad esempio, i pannelli termoisolanti in sughero hanno uno spessore di 2 cm, il polistirolo di 3 cm e la lana di roccia di 4 cm.
Oltre all’applicazione di questi pannelli isolanti, per prevenire la formazione di muffe è necessario sigillare accuratamente fessure e aperture, per evitare infiltrazioni d'aria indesiderata e mantenere sotto controllo i livelli di umidità, utilizzando deumidificatori, ricordandosi di aerare regolarmente la casa e controllando eventuali perdite o infiltrazioni d'acqua che potrebbero aumentare l'umidità interna.
